Meditare fa bene al nostro Cervello!

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Meditare fa bene. Studi scientifici lo dimostrano. Ma quali sono gli effetti benefici della meditazione sul nostro cervello?

Innanzitutto, partiamo col dire che la meditazione non è sinonimo di religione, spiritualità o preghiera. Non significa mettersi seduti e pensare o immaginare qualcosa. No, la meditazione è qualcosa di molto più semplice e forse proprio per la sua “semplicità”, è così complessa.

Meditazione è Tutto ciò che siamo. Come ci ricorda Daniel Lumera, uno dei più riconosciuti esperti in Italia di meditazione, è un processo laico e universale e pertanto qualcosa che ci lega, che ci fa sentire di essere tutti Umani.

Quando si entra nella meditazione si attiva uno stato di coscienza e di consapevolezza di Sé e di ciò che ci circonda. Sembra assurdo, ma una delle cose in cui facciamo più fatica è stare nel presente, perché, fateci caso, la nostra mente è spesso e volentieri altrove. Vaga e riportala nel presente richiede fatica e dedizione. Ecco, meditare significa essere nel qui ed ora, in un silenzio mentale, dove la nostra mente digiuna, mentre la nostra Persona si nutre. Con la meditazione possiamo ritrovare la nostra autenticità, il nostro Vero Sé, imparando ad ascoltarci.

Meditare quindi fa bene. Ma a cosa? Studi scientifici dimostrano come una pratica regolare di meditazione migliora il sonno, ritarda l’invecchiamento, rinforza il sistema immunitario, abbassa il battito cardiaco medio con conseguenti miglioramenti sulla salute e produce effetti positivi sull’umore. Secondo le ricerche condotte presso l’Università John Hopkins la meditazione ridurrebbe in maniera significativa i sintomi di ansia e depressione. Lo studio mette in evidenza come meditare abbia un impatto sulla chimica del nostro cervello. I ricercatori hanno rilevato in chi medita un’inibizione del rilascio di citochine, sostanza infiammatoria che abbassa il tono dell’umore e induce alla depressione.

Non solo. La meditazione migliora anche la nostra memoria, l’attenzione ed altre abilità cognitive. Sara Lazar, ricercatrice della Harvard University ha evidenziato come meditare può cambiare la dimensione di aree importanti del cervello, migliorare la memoria e ci aiuta ad essere più “corazzati” nell’affrontare situazioni stressanti. Lo studio condotto presso il Massachusetts General Hospital in collaborazione con l’Università di Harvard, mostra l’influenza della meditazione sul nostro cervello. Nello specifico, lo studio suggerisce come meditare ogni giorno per 8 settimane può comportare modifiche significative in alcune aree cerebrali. Ad esempio, analizzando le immagini della risonanza magnetica l’equipe di Harvard ha riscontrato un incremento della densità della materia grigia nell’ippocampo (area cerebrale importante per la memoria e l’apprendimento) e una diminuzione della materia grigia nell’amigdala (nucleo situato in profondità nei lobi temporali) che è stata messa in relazione con la diminuzione dello stress.

Queste sono solo alcune delle buone conseguenze della meditazione. Ma cosa significa meditare? Prendendo riferimento a quanto ha scritto Daniel Lumera nell’interessante libro Ventun giorni per rinascere insieme a Franco Berrino e David Marani proviamo a rispondere. Abbiamo detto che meditare è uno stato di coscienza e consapevolezza. Per poter accedere a questo stato è necessario, secondo Lumera, attraversare cinque fasi, tra loro collegate e sequenziali. La prima fase è Attenzione e consiste nel focalizzare la nostra attenzione su un preciso oggetto che può essere interno (ad esempio il cuore o il respiro) o esterno (la pioggia, gli occhi di una persona, l’alba, etc.). In questo modo il nostro oggetto riceve tutta l’energia di cui ha bisogno. Una volta che siamo in grado di sostenere per più tempo l’attenzione, passiamo nella seconda fase: Concentrazione. Nella fase della concentrazione tutta la nostra energia è sull’oggetto e tutto il resto che ci circonda si silenzia temporaneamente. Dunque, siamo nel hit et nunc e siamo pronte/i per entrare nella Contemplazione. Qui il giudizio e la definizione vengono sospesi. La Contemplazione è l’esperienza dell’osservare attraverso il silenzio. Scrive Lumera, “Chi impara a contemplare la vita e se stesso/a vive uno stato di gioia e meraviglia costante”. Eccoci allora arrivare alla Meditazione, quarta fase che si manifesta dopo una prolungata e sostenuta Contemplazione. Meditazione è uno stato rigenerativo per anima e corpo. Stato di Unione è la fase conclusiva di questo percorso e si manifesta quando soggetto ed oggetto diventano una cosa sola. E in questo stato la nostra Persona si rigenera e fiorisce.

Come ci conferma la scienza, la meditazione, insieme alla nutrizione e all’attività fisica, è uno dei pilastri del Benessere. Non ci resta che iniziare!

Riferimenti: 
Berrino F., Lumera D., Mariani D., (2018) VENTUNO GIORNI PER RINASCERE. Il percorso che ringiovanisce corpo e mente. Mondadori.

Goyal M, Singh S, Sibinga EM, Gould NF, Rowland-Seymour A, Sharma R, Berger Z, Sleicher D, Maron DD, Shihab HM, Ranasinghe PD, Linn S, Saha S, Bass EB, Haythornthwaite JA. (2014) Meditation programs for psychological stress and well-being: a systematic review and meta-analysis.
Sevinc G, Lazar SW. How does mindfulness training improve moral cognition: a theoretical and experimental framework for the study of embodied ethics.

Sevinc G, Hölzel BK, Greenberg J, Gard T, Brunsch V, Hashmi JA, Vangel M, Orr SP, Milad MR, Lazar SW. (2019) Strengthened Hippocampal Circuits Underlie Enhanced Retrieval of Extinguished Fear Memories Following Mindfulness Training.
Shonin, E., Van Gordon, W. & Griffiths, M.D. (2014) Meditation Awareness Training (MAT) for Improved Psychological Well-being: A Qualitative Examination of Participant Experiences. J Relig Health 53, 849–863 (2014)

Meditation for Anxiety and Depression?